Mesoterapia

La mesoterapia (anche intradermoterapia distrettuale) è una pratica medica che consiste nell’inoculazione intradermica distrettuale e/o loco regionale di piccole quantità di sostanze, siano esse farmaci classici oppure prodotti fitoterapici od omeopatici. La mesoterapia, spesso utilizzata nell’ambito della medicina estetica, è una tecnica ideata nella seconda metà del XX secolo da un medico francese, Michel Pistor, il quale pensò di utilizzare determinati farmaci tramite iniezioni intradermiche sia per limitarne gli effetti collaterali, sia per incrementarne la distribuzione diretta nella zona in cui è presente il processo patologico. La nascita ufficiale della mesoterapia viene datata 1958. Secondo il suo ideatore i capisaldi della tecnica mesoterapia sono tre: poco, raramente e nel punto giusto.

Il termine mesoterapia trae origine dal fatto che l’iniezione dei principi curativi viene effettuata nel mesoderma, la lamina cellulare,  posta fra ectoderma ed endoderma, dalla quale risultano derivate, in condizioni di sviluppo definitive, numerose strutture del corpo umano fra le quali ricordiamo, a mo’ di esempio, i tessuti osseo, cartilagineo e connettivo.

Dal momento della sua nascita, la mesoterapia ha incontrato notevoli favori, ma ha anche suscitato diverse perplessità, legate soprattutto alla mancanza di studi che dimostrassero inequivocabilmente la sua efficacia. Tali perplessità non sono ancora scomparse tant’è che, nel 2011, in Francia, l’HAS (Haute Autorité de Santé), ovvero il Ministero del Lavoro e della Salute, emise un decreto legge che vietava alcuni metodi di dimagrimento localizzati effettuati con tecniche quali ultrasuoni, laser, infrarossi, radiofrequenze e mesoterapia. C’è anche da dire, sempre sul fronte delle perplessità, che attualmente non sono reperibili in commercio preparazioni farmaceutiche espressamente indicate per l’utilizzo con la tecnica mesoterapia e pertanto è necessario ricorrere alle formulazioni studiate per le inoculazioni per via endovenosa utilizzando diluizioni che vengono variate a seconda del farmaco utilizzato.

La somministrazione dei principi curativi

La mesoterapia, come detto, consiste in un’iniezione intradermica di farmaci; tale iniezione viene praticata tramite appositi aghi che possono avere lunghezze diverse (generalmente 4, 6 e 12 mm) e un diametro di 0,4 mm; sono i cosiddetti aghi di Lebel e gli aghi utilizzati per la scleroterapia delle teleangectasie.

I fautori della mesoterapia sostengono che questa metodica presenta diversi vantaggi rispetto alla somministrazione sistemica; rispetto a quest’ultima, infatti, la somministrazione mesoterapica richiede dosaggi inferiori e minore tempo per espletare la propria azione che risulterebbe essere anche più duratura. Altri vantaggi consisterebbero in un ridotto coinvolgimento di altri tessuti e nella diminuzione del rischio di eventi avversi o di effetti collaterali.

Per contro, c’è da dire che la mesoterapia non può sostituire in toto la tradizionale via sistemica in quanto i trattamenti mesoterapici possono essere praticati in un limitato numero di patologie; non tutte le condizioni patologiche, infatti, rispondono in modo positivo all’intradermoterapia distrettuale, un trattamento che è comunque superficiale.

L’iniezione può essere effettuata utilizzando un iniettore singolo oppure un multi-iniettore che può contenere fino a 18 aghi.

Come nel caso di tutte le terapie iniettive, anche la mesoterapia è una pratica di tipo invasivo e non scevra da eventi avversi o effetti collaterali locali e/o sistemici, anche se le problematiche di questo tipo sono generalmente di lieve importanza. Talvolta, dopo il trattamento, la cute può presentare dei pomfi causati dalle rotture dei vasi sanguigni provocate dagli aghi; tali lesioni tendono a scomparire nel giro di poche ore.

Mesoterapia: quali indicazioni

La mesoterapia viene indicata in diversi ambiti, in particolar modo in medicina sportiva, flebologia, terapia del dolore, dermatologia e medicina estetica.

Per quanto riguarda la medicina sportiva, fra le indicazioni principali vi sono contusioni, distorsioni, lesioni da sforzo e tendinopatie.

In flebologia si fa ricorso alla mesoterapia soprattutto per trattare le insufficienze venose o linfatiche degli arti inferiori, le sindromi post-trombotiche, i flebolinfedemi, le ulcere flebostatiche, gli eczemi varicosi, le ipodermiti e le flebiti superficiali.

Per quel che riguarda la terapia del dolore, la mesoterapia trova indicazioni nel trattamento di varie condizioni patologiche quali coxalgie, gonalgie, rachialgie, rizoartrosi, artrosi delle mani, cefalea muscolo-tensiva, cervicalgie, torcicollo, periartrite scapolo-omerale, fibromialgia, lombosciatalgie e nevralgie.

In ambito dermatologico si ricorre alla mesoterapia per trattare acne, cheloidi, cicatrici ipertrofiche, alopecia areata e alopecia seborroica.

In medicina estetica, infine, la mesoterapia viene consigliata per trattare le adiposità localizzate e la panniculopatia edematofibrosclerotica (sicuramente più nota come cellulite), per la correzione delle rughe (tramite iniezione di filler) ecc.

Mesoterapia: controindicazioni

I trattamenti con mesoterapia sono controindicati nel caso di soggetti affetti da AIDS, diabete, infezioni ematiche, leucemia e gravi patologie cardiache. Non devono inoltre sottoporsi a questo tipo di trattamento coloro che assumono eparina o che in passato sono stati sottoposti a trattamenti chemioterapici o radioterapici per la cura di neoplasie. La mesoterapia è controindicata anche alle donne in stato di gravidanza e a quelle che allattano.

I commenti sono chiusi