La Manipolazione Fasciale nasce dagli studi e dalla pratica trentennale del Fisioterapista Luigi Stecco, il quale ha elaborato un approccio innovativo nel trattamento delle disfunzioni e dei dolori dell'apparato locomotore.
In anatomia si osserva come il tessuto connettivo denso, che forma la Fascia Corporis, sia una struttura senza soluzione di continuità. Esso ricopre e penetra i singoli muscoli, offre loro inserzione collegando fibre appartenenti a muscoli diversi che agiscono all'unisono nel movimento segmentario e globale.
Fibre muscolari e Fascia formano le unità funzionali (denominate Unità MioFasciali) del modello biomeccanico descritto da Stecco, responsabili dei movimenti dei vari segmenti nello spazio.
Molteplici fattori (traumi, fratture, postura...), modificando la consistenza del tessuto connettivo, alterano la normale omeostasi tensionale dei singoli segmenti corporei.
Questa alterazione della Fascia genera molteplici conseguenze: in primis il
dolore (proiettato sull'articolazione per distrazione dei meccanocettori che divengono nocicettori), derangement articolare e alterazioni posturali che predispongono alle lesioni intrarticolari (meniscali, cartilaginee, dei dischi intervertebrali...), disturbi della propriocezione e della sensibilità.
Dopo una accurata raccolta dati, un esame motorio ed una verifica palpatoria, il fasciaterapeuta sarà in grado di risalire alle zone di tessuto da trattare per ripristinare l’omeostasi articolare.
L'intervento manipolativo, mirato a specifici punti nel corpo chiamati da
Stecco “Centri di Coordinazione”, restituisce al tessuto connettivo
visco-elasticità e adattabilità durante i movimenti dei segmenti corporei.
Alla fine di ogni seduta è quindi possibile valutare: riduzione del dolore,
aumento del ROM e della forza, riallineamento posturale, miglior controllo propriocettivo